Le origini della bandiera sono note: l’Australia fu fondata dagli inglesi nel 1788 e rimase una colonia fino alla sua indipendenza nel 1901. Tuttavia, rimanendo un membro del Commonwealth, scelse di mantenere la British Union Flag nella sua bandiera nazionale.
Le 6 stelle bianche su sfondo blu rappresentano la ‘Southern Cross‘ (Croce del Sud): una costellazione molto visibile nell’emisfero Sud e nel cielo notturno australe.
Queste stelle, rappresentate con 7 punte, sono note come le “Commonwealth Stars”. Originariamente avevano 6 punte, una per ogni colonia inglese riunita sotto la nuova nazione australiana (New South Wales, Queensland, Victoria, Western Australia, Northern Territory and South Australia). Successivamente le punte divennero 7 dopo l’inclusione dell’ulteriore colonia Papua Nuova Guinea, tornata territorio indipendente ai giorni nostri.
Molti paesi hanno i propri colori nazionali nella bandiera, ma non l’Australia. I colori nazionali australiani infatti – usati nello sport e in ogni altra occasione – sono i vibranti verde e oro (non il rosso, bianco e blu della bandiera). Siuramente un passo in più per smarcarsi dall’ex colonizzatrice Inghilterra.
Il futuro della bandiera australiana è oggetto di dibattito. Potrebbe una nuova bandiera, con i colori verde e oro e la figura di un canguro e di un boomerang rimpiazzare l’attuale bandiera? Un referendum sulla possibilità di diventare una Repubblica non è al momento la priorità politica, ma senza dubbio è solo questione di tempo.