E’ il 2014, Roma. Francesca e Alessio sono una giovane coppia di ragazzi romani alle prese con i problemi di tutti i giorni: casa, lavoro e tanti sogni nel cassetto da realizzare. Una coppia come tante altre, insomma. Finché un giorno, stanchi di accontentarsi di quello che la realtà italiana offriva loro, decidono di dare una svolta alla loro vita e di iniziare una nuova avventura dall’altra parte del mondo. In Australia, appunto. Ma che città scegliere per iniziare una nuova vita?
“Prima di partire abbiamo raccolto moltissime informazioni di persone che già vivevano là, che già avevano preso la decisione di trasferirsi in Australia. Abbiamo passato mesi a leggere i blog delle persone che già erano partite, per capire in che città andare, da dove iniziare e cosa fare. Come gli altri sono stati di aiuto per noi, noi oggi vorremmo essere di aiuto ad altri ragazzi italiani che stanno considerando un trasferimento in Australia.”
Dopo diverso tempo passato a vagliare tutte le possibilità insieme al team Go Study di Roma la meta è stata decisa: Brisbane! Così, una volta concluse tutte le pratiche burocratiche è arrivato il momento di partire per questa avventura, tanto a lungo progettata.
I piani erano chiari: arrivo con il Visto Student, 6 mesi di scuola di inglese per migliorare il livello e poter aspirare ad un buon lavoro nel settore in cui avevano sempre lavorato: l’hospitality.
Ma quando il destino ci mette lo zampino può riservare sorprese davvero inaspettate. Soprattutto se ci si trova in Australia.
“È successo tutto in modo molto curioso” racconta Francesca “una persona che abbiamo conosciuto qui, parlando del più e del meno, un giorno ci disse: <>.
Mi ricordo ancora quando facemmo il colloquio per questo nuovissimo ristorante di Brisbane che aveva aperto ad inizio novembre. Il tempo di finire il colloquio e dopo 10 minuti il proprietario ci comunicò che ci avrebbe assunto e ci esortò a non cercare un altro lavoro”
Nel giro di poche settimane i ragazzi hanno iniziato a lavorare e non come lavapiatti – come avevano pensato di dover fare all’inizio- bensì come front-house host, ovvero responsabili dell’accoglienza dei clienti e del servizio, con uno staff da dirigere e i manager a cui rendere conto del lavoro svolto!
Ma non è finita qui!
Dopo qualche settimana di lavoro il proprietario del ristorante ha offerto a Francesca e ad Alessandro una sponsorizzazione – ovvero l’ambitissimo visto 457 – assicurando loro un contratto lavorativo di 4 anni!
“In realtà io ho ricevuto lo sponsor ed il mio fidanzato ci si è attaccato con il partner visa. E’ stato tutto assurdo! Ci siamo fatti spedire subito dall’Italia vestiti più eleganti, che ovviamente avevamo lasciato a casa, contando che al massimo saremmo finiti a lavorare in una farm!”
Si ritengono fortunati i ragazzi, ma è anche vero che in Australia non ti regala niente nessuno, per ottenere un posto di lavoro bisogna dimostrare di saperci fare e di avere le competenze necessarie, la vera differenza rispetto all’Italia è che qui sei una persona, non un numero. Se lavori bene, ti viene riconosciuto, a tutti i livelli!
“Una delle prima cose che mi sono capitate qui” racconta ancora Francesca “e che non mi è quasi mai capitata in Italia in 12 anni di lavoro, è questa: era stata una serata molto impegnativa, era tardi ed il mio manager mi si avvicinò dicendo:
<< Francesca, se vuoi stacca perché hai completato l’orario. Grazie mille l’ottimo lavoro che hai fatto stasera. Se vuoi ti offro una birra al bar qui di fianco >>
Ma non c’è solo il lavoro. I ragazzi appena arrivati a Brisbane si sono innamorati di questa città così tranquilla rispetto alle altre metropoli australiane, ma allo stesso tempo così piena di opportunità.
“Da dove comincio? A Brisbane i miei luoghi preferiti sono South Bank – perfetta perché ha tantissimi localini affacciati sul fiume – e gli ‘Eat Street Markets’: mercatini di ambulanti dove fanno cucina di tutti i paesi: trovi dalle ostriche al cannolo siciliano, dalla pizza al sushi. Fuori Brisbane, invece, mi sono innamorata di Noosa. È un posto bellissimo, l’acqua è cristallina. C’è una pace infinita.”
Non c’è dubbio: Brisbane ha proprio cambiato la vita di questi due ragazzi che senza molte aspettative sono partiti per l’avventura più importante della loro vita! E proprio alla luce della loro esperienza danno un consiglio a tutti coloro che si stanno chiedendo: Australia si o Australia no?
“Consiglio l’Australia a tutti coloro che non vogliono accontentarsi di un posto lavorativo statico, senza evoluzione, senza che si possano mettere in gioco. Mi rivolgo in particolare a tutti coloro che hanno dai 18 ai 23 anni. Scappate! Apritevi la testa. Scoprite! Fate il visto working holiday, perché si può fare soltanto fino a 31 anni. Vi servirà tantissimo per tutta la vita! Vi auguro di trovare la vostra strada qui e di realizzarvi. Ma, se potete, partite già ‘con un pò di inglese in tasca’. Avete a che fare con un accento molto difficile da comprendere. E fate in modo di non arrivare completamente squattrinati. Potreste non trovare lavoro subito e dopo sarebbe un problema. Per finire: portatevi la moca….perché qui non si trova!”