Spiagge fantastiche. Città moderne e multiculturali. Un’economia dinamica ed in crescita; tutto bene insomma. Ma solo inoltrandosi nell’entroterra si può incontrare uno degli spettacoli più maestosi al mondo: la natura selvaggia dell’Outback australiano.
Dove l’Outback inizia non si capisce con chiarezza: non ci sono segnali stradali. Ma guardandovi intorno potete essere sicuri di esserci, nel “back o’Bourke”,o “in the red centre”, dove il negozio più vicino è a ore di viaggio e i ritmi della vita sono dettati dalla temperatura e non molto altro.
L’Outback è tanto australiano quanto il canguro o il boomerang. E’ enorme, e caldissimo.
Non è che ci succeda un granchè, ma la sua grandezza lo rende incredibilmente affascinante. I colori – rosso, ocra, arancio – e il dominio della natura sconfinata ne fanno un posto davvero unico.
E’ un posto fuori dal comune: è stato utilizzato per girare film come Mad Max e il film cult-gay Priscilla Queen of the Desert.
Il viaggio nell’Outback australiano deve essere lungo, caldo e polveroso. Guidare attraverso il Nullabor o saltellare su una strada dissestata con un 4 ruote motrici entra direttamente ai primi posti di un’ipotetica classifica dei migliori road-trip del mondo. Non conta la destinazione: il bello è guidare per ore e non vedere anima viva. E’ la natura selvaggia che crea un panorama quasi preistorico, e sentirsi isolati come in pochi altri posti sul pianeta. E’ vedere l’Australia così come era prima della colonizzazione europea: la casa degli Aborigeni che per centinaia di anni hanno vissuto sotto il sole cocente e molto molto lontano dalle spiagge sabbiose che ci godiamo al giorno d’oggi in Australia.
A molti australiani dà conforto e sicurezza anche solo sapere che l’Outback c’è, là dietro. Anche se pochi lo visitano mai. Ma se non vi manca il tempo e lo spirito d’avventura attraversare l’Australia da est a ovest è un’avventura che vi rimarrà nel cuore per sempre.