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L’IDEA E L’INCONTRO CON GO STUDY
L’idea di partire nasce nel 2013 quando Flavia e Omar vanno a trovare la mamma di lui a Perth, dove da tempo si è trasferita. Nel corso di questa vacanza i ragazzi cominciano a pensare che l’Australia sarebbe un ottimo paese dove dare inizio ad una nuova vita, e questo nonostante abbiano entrambi un lavoro stabile – lei maestra in un asilo in Slovenia, lui impiegato in un’azienda agricola. Tuttavia nessuno dei due si sente pienamente appagato dalla vita che stanno vivendo e visto che la fatidica soglia dei quarant’anni si avvicina pensano che, se vogliono trasferirsi davvero, questa è l’ultima occasione che hanno per provarci! Del resto, più si aspetta, più è difficile prendere una decisione così importante e rischiosa come quella di cambiare vita, andando a vivere dall’altra parte del mondo. Ma Omar e Flavia, da perfetti esploratori quali sono, vanno oltre l’incertezza e la paura e si buttano a capofitto in questo nuovo progetto.
Comincia così la prima fase di questo cambio vita: la ricerca di informazioni su stile di vita, opportunità e tutto ciò che può risultare utile per il loro trasferimento.
Purtroppo però le notizie trovate inizialmente sono piuttosto carenti e spesso discordanti, le confusione regna sovrana e i tempi si allungano: passano ben 2 anni dall’inizio della ricerca prima che Flavia, ormai sfinita da questo vortice di informazioni inconcludenti, incappi nel sito di Go Study.
Decide così di fare un ultimo tentativo: invia una richiesta di informazioni e quando si trova a parlare con Francesco, quello che diventerà il loro Student Advisor di fiducia, sente di avere finalmente trovato “la luce in fondo a questo tunnel”: con pazienza e professionalità Francesco spiega ad Omar e lei tutto quello che serve per partire e quali opportunità li attendono in Australia sulla base del lavoro che svolgono e delle loro aspettative. Finalmente un pò di chiarezza in mezzo al caos della rete!
UNA NUOVA VITA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO
Grazie a questo supporto i ragazzi si sentono finalmente pronti a passare dal sogno alla realtà e così in soli 3 mesi si organizzano per partire e il 2 settembre 2015 prendono il volo, destinazione Perth! Qui il primo passo prevede un corso di inglese per migliorare il proprio livello linguistico e aumentare le proprie possibilità di trovare un buon lavoro. Il corso si rivela fin da subito molto utile, sia perché aiuta entrambi a sciogliersi e a prendere confidenza con l’inglese parlato in Australia, sia perché grazie alla scuola conoscono persone provenienti da tutto il mondo che si trovano nella loro stessa condizione.
Nonostante ciò i primi mesi sono duri, inutile negarlo: lo sono perché le difficoltà a trovare lavoro non mancano, perché la mancanza di casa e dei propri affetti si fa sentire parecchio e poi c’è l’impatto con una nuova cultura non è mai facile da affrontare, soprattutto dall’altra parte del mondo.
La vita Down Under richiede un continuo mettersi in gioco, la stabilità lavorativa non è garantita e anche il fattore età non aiuta: “Se decidi di vivere quest’esperienza a 20 anni le difficoltà che incontri non ti pesano granché, ma quando ti avvicini ai 40 ogni minimo ostacolo si trasforma in un macigno, perché soppesi ogni singola azione che compi. Noi ci siamo trovati tante porte chiuse in faccia, quindi ci siamo un pò depressi. Ma non è andata sempre male: frequentando la scuola di inglese ci siamo anche tanto divertiti.”
Dopo qualche tempo, infatti, Omar e Flavia imparano ad affrontare la situazione nel modo giusto: in Australia le sorprese sono sempre dietro l’angolo, fare programmi a lungo termine conviene solo fino ad un certo punto, perché le cose possono cambiare in modo improvviso sia in senso positivo che negativo, e allora bisogna imparare prima di tutto ad adattarsi a tutto ciò che arriva. Un’offerta di lavoro, anche se poco attinente con le proprie aspirazioni e la propria esperienza, può nascondere grandi opportunità: può farti scoprire una nuova passione, può farti incontrare la persona che ti condurrà verso il posto giusto…insomma, “Chi arriva qui deve prendere la situazione che c’è e adattarsi.Se si mantiene un atteggiamento aperto e ci si adegua alla realtà che si incontra, l’occasione giusta arriva” dice Omar, che in Australia si è reinventato completamente trovando lavoro come carpentiere, pur non avendo mai svolto questa professione in Italia.
AUSTRALIA: UNA LEZIONE DI VITA CHE NON FINISCE MAI
La situazione finalmente si stabilizza e i ragazzi cominciano ad abituarsi alla loro nuova vita: a Perth si vive bene, è una città a misura d’uomo, tranquilla, dove le persone sono molto accoglienti, nonostante sia così isolata dal resto del paese. Si conoscono persone che arrivano da ogni parte del mondo e “questa comunità così eterogenea ti aiuta a crescere e a conoscere meglio te stesso e chi ti circonda”.
Adesso, dopo un anno e mezzo di vita Down Under, i ragazzi possono tirare le somme e dire “E’ una bellissima esperienza ma non per tutti, devi avere la capacità di tenere duro. Se si decide di partire come coppia, da una parte ci si sostiene vicendevolmente ma dall’altra ci si mette anche alla prova perchè le difficoltà da affrontare, soprattutto inizialmente, sono tante”.
Insomma l’Australia è un banco di prova non solo per se stessi, il proprio carattere, le proprie aspirazioni, ma anche per i rapporti a cui teniamo, soprattutto se parliamo di coppia: se si riescono a superare le difficoltà rimanendo uniti e venendosi incontro, il rapporto ne uscirà rafforzato, come è successo ad Omar e Flavia che – da bravi speleologi – hanno messo in pratica nella vita la filosofia che caratterizza il loro sport: sostenersi nei momenti difficili attraversandoli insieme ed aiutandosi reciprocamente.
Per questo, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino, i ragazzi hanno deciso di investire ulteriormente nel loro progetto australiano e, allo scadere del loro visto lo scorso ottobre (2016), hanno deciso di rinnovarlo per un altro anno: Flavia proseguirà il suo percorso nel settore dell’Educational Care con un Diploma che le consentirà di completare la propria preparazione, migliorando le proprie opportunità per il futuro: già adesso le è stato offerto di lavorare per la struttura in cui sta svolgendo il tirocinio!
Insomma, pian piano sembra che le cose si stiano sistemando, ma i ragazzi sanno che non si deve mai dare niente per scontato, soprattutto in Australia, per questo hanno non uno, ma diversi piani B per il loro futuro. Per esempio Flavia vorrebbe dare vita a dei progetti educativi nell’ambito artistico mentre a Omar piacerebbe esplorare il vasto territorio australiano coniugando la sua passione ad una opportunità lavorativa: il Western Australia è pieno di percorsi escursionistici non ancora mappati, che rappresentano un’opportunità turistica ancora tutta da esplorare. Insomma, i ragazzi sono un vulcano di idee e anche se il futuro è incerto loro useranno tutte le risorse a loro disposizione per trarre il meglio dalla loro esperienza australiana!
Il loro consiglio a tutti coloro che sognano l’Australia? Informatevi, preparatevi in anticipo, ma senza credere al 100% a tutto quello che si sente raccontare, bisogna fare una media delle valutazioni positive e negative che si trovano, anche perché ogni esperienza vissuta qui è unica nel suo genere e non può essere paragonata a quella degli altri!
“Questa terra, infatti, ti apre la mente perché è un paese completamente diverso, devi fare di tutto per sopravvivere, ti fa tirare fuori tutto il tuo spirito di conservazione”: La natura selvaggia, i tanti luoghi ancora inesplorati, la cultura aborigena sono solo alcune delle cose che hanno affascinato Flavia ed Omar e che li hanno convinti a credere, ancora e sempre di più, nel loro progetto di trasferimento: ci sono ancora troppe cose da scoprire e per due speleologi come loro non esiste motivazione più forte di questa!